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RECUPERO, MA DI QUALI CREDITI?

Sta diventando il business del momento, molti consumatori ci segnalano di aver ricevuto solleciti di pagamento (o veri e propri atti di citazione) per il recupero di somme in realtà non dovute. L’ultimo caso riguarda le comunicazioni inviate dalla “Ditta Paravati Consuelo” per il pagamento di alcune fatture Tim scadute. Però la cosa che desta sospetti è che i consumatori che ci hanno contattato affermano di non aver mai avuto un contratto con la Tim.

Ed allora potrebbe trattarsi delle solite comunicazioni-truffa mandate ad ignari consumatori nella speranza di spaventarli ed indurli a pagare importi contenuti pur di evitare grattacapi. Insomma una vera e propria catena milionaria (se consideriamo che queste indebite richieste sono inviate a migliaia di consumatori).

In casi come questo è bene ricordare di non spaventarsi, verificare se il credito è dovuto, tenendo conto però che difficilmente le grandi società telefoniche si affidano a comunicazioni così improvvisate. Inoltre, è bene sapere, quando si riceve un atto di citazione a comparire dinanzi ad un Giudice di un luogo diverso dalla nostra residenza, che questo è illegittimo!

La nostra organizzazione sta valutando con l’operatore la fondatezza di queste richieste di pagamento che, in molti casi, hanno ad oggetto fatture risalenti al 1997. Nei prossimi giorni invieremo una segnalazione alla autorità di vigilanza che valuterà1 la rilevanza dei fatti. Ma intanto, se si avessero dubbi, il consiglio è di non pagare e di segnalare il caso ai nostri sportelli: info@consumatori.arezzo.it.

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